tel.
334 3860561
MINDFULNESS
COSA FARE
PER OTTENERE
INFORMAZIONI O AVVIARE IL TRATTAMENTO
-
1- telefonare per fissare il
primo colloquio gratuito online
-
-
2- durante il
colloquio gratuito online
con il
Dott. Sergio Angileri,
lei potrà presentare la sua
situazione e le saranno
fornite tutte le
informazioni e potrà
decidere se procedere
con il trattamento.
-
Il costo del trattamento
sarà concordato anche
considerando le esigenze di
ciascuna Persona.
-
-
3- il trattamento sarà
poi svolto di presenza oppure si potrà
scegliere anche di
continuare online, sulla
base di quello che è emerso
durante il
primo colloquio gratuito online
Vengono applicati trattamenti moderni con
Metodologia Modulare Integrata
(approfondisci QUI)
|
Da quando imperversano le conseguenze della pandemia da Covid, in tutto
il mondo si registra un preoccupante incremento di persone che
accusano disturbi e disagi causati da ansia, panico,
fobie, depressione dell'umore, disturbi del sonno
e disturbi sessuali. Inclusi i disturbi di relazione
sia entro le coppie che le famiglie.
I trattamenti con "protocolli Mindfulness" già
regolarmente utilizzati da tempo, si stanno dimostrando davvero
molto efficaci e risolutivi, in questa situazione, sia applicati con le sedute di
presenza, che in modalità online.
La maggior parte delle
persone che ne stanno usufruendo, a volte anche con leggeri supporti
farmacologici di sostegno, dimostrano un netto miglioramento della
loro sofferenza e sintomatologia, già entro 2 settimane dall'inizio
del trattamento.
La Mindfulness
può essere applicata con due modalità:
- MODALITA'
INTEGRATA:
Mindfulness applicata come metodo/tecnica integrata ai trattamenti clinici e non clinici
(psicologia medica; psicoterapia; analisi; counseling; ed
altri)
-
- MODALITA'
ESPERENZIALE:
Mindfulness applicata come esperienza a se stante e quindi anche
intesa come una variante della ben più antica Meditazione Vipassana
Avviarsi e crescere a praticare Mindfulness e
Meditazione Analitica, insieme a professionisti qualificati e specializzati in Psicologia Clinica, Counseling
Analitico, Psicoterapia Cognitiva o Analitica e/o Medicina, consente
di sperimentarsi molto più nel profondo della
mente e dell'inconscio e principalmente -quando necessario- si possono sperimentare
metodologie e protocolli Mindfulness scientificamente testati e
collaudati per il trattamento anche di diverse patologie, disturbi o
disagi psicologici.
Inoltre è anche
da considerare che durante la pratica di esperienze Mindfulness o
Meditative, c'è sempre la possibilità che possano emergere dinamiche
profonde, ricordi, immagini, visualizzazioni, che potrebbero
implicare risvegli emozionali coinvolgenti e significativi per la
persona.
In questi casi, se si
è accompagnati nell'esperienza Mindfulness o Meditativa, dai
professionisti qualificati detti sopra, si ha la garanzia della
migliore protezione psicologica e del tempestivo intervento
analitico di ciò che accade, ottenendo protezione e orientamento su
come trattare le proprie emozioni ai fini della propria evoluzione,
crescita e benessere psico-fisico.
In PSIMED Palermo noi
applichiamo e offriamo la Mindfulness e la Meditazione, sia in
"Modalità
Integrata", che
in "Modalità
Esperenziale".
I trattamenti clinici
e non clinici che noi
applichiamo in PSIMED Palermo, sono in genere integrati con applicazioni Mindfulness.
Per questo vengono chiamati "moduli integrati di trattamento"
Mindfulness Based.
Per ogni tipo di
problema, disagio o disturbo da trattare, applichiamo un "modulo
integrato" specifico.
Sia che si tratti di
Psicoterapia, di Counseling, di Terapia Psicologica, di Analisi o di
terapia Psichiatrica o Neurologica, ognuna di queste si integra con
protocolli di Mindfulness o in alcuni casi con percorsi di
Meditazione Specialistica applicata.
Adesso, qui di
seguito, forniamo spiegazioni e informazioni utili a comprendere il
senso e l'efficacia di tale integrazione clinica.
CHE COSA E' INTEGRAZIONE MINDFULNESS
(in fondo a questa
pagina viene offerto un elenco di articoli e ricerche scientifiche
sulla Mindfulness)
§
LA
MINDFULNESS APPLICATA
INTEGRAZIONE ALLA PSICOLOGIA, AL COUNSELING E ALLA
PSICOTERAPIA
Le dimensioni
e gli aspetti attorno ai quali si organizza la psicoterapia analitica, il
counseling analitico e i trattamenti, quando sono integrati con la Mindfulness
articolo del
Dott. Sergio Angileri
▪
In questa pagina viene esposta la modalità della Mindfulness quando viene applicata in
integrazione all'analisi, ai trattamenti e alle terapie.
●
Mindfulness, applicata in
integrazione con analisi, psicoterapia, counseling e/o altri trattamenti e interventi di aiuto
alla persona, è metodo,
metodologia, tecnica e
analisi orientata a facilitare
l'acquisizione di
una forma mentale, un
atteggiamento nei confronti della "realtà" e una
posizione
esistenziale, altamente coerente e interfacciata con la "Realtà" così come essa è
e come essa dimostra di essere alla nostra Mente, in tutte le sue manifestazioni,
nel momento presente in cui la percepiamo.
Specifichiamo, allora, cosa si
deve intendere per "Realtà".
-
REALTA'
§.
autore:
Dott. Sergio Angileri
Premetto che
per comprendere appieno come si forma il "disturbo psicologico" e come funziona
la psicoterapia, l'analisi, il counseling e qualunque altra attività di aiuto
alla Persona, è indispensabile apprendere quanto segue a proposito di "che
cosa è la Realtà" e come si forma, nella nostra mente, la Realtà, che
in genere chiamiamo "oggettiva".
√
"Realtà",
è la configurazione neuro-psicologica dell'esperienza
personale che ciascuno di noi fa continuamente, per mezzo della percezione
sensoriale, dell'esistenza di
ogni cosa √
"Realtà" è l'
esperienza soggettiva e individuale che ciascuno fa in termini di
sensazioni
√
Le sensazioni, a loro volta, sono provocate dalle
percezioni sensoriali (vista, udito,
tatto, gusto, olfatto) e anche extra-sensoriali, che vedremo in
seguito. |
Nessun individuo quindi
potrebbe avere nessuna esperienza di "realtà" in assenza della sequenza:
percezione
> sensazione
> consapevolezza della sensazione
> organizzazione mentale e significazione mentale delle
sensazioni >
costruzione e visione soggettiva della "realtà" entro la propria mente
Questa sequenza diventa, nel nostro cervello/mente
√
la raffigurazione soggettiva di qualunque esperienza di Realtà |
Nessun essere umano potrebbe sapere dell'esistenza di qualsiasi cosa, se deprivato del sistema
√
percezione >
sensazione |
La nostra consapevolezza
(apparentemente consapevolezza di cose, persone e situazioni)
è quindi
√
consapevolezza
delle nostre sensazioni
(provocate dalle
percezioni di cosa c'è al di fuori di noi) |
nonostante che in genere siamo convinti di essere consapevoli di situazioni,
persone, eventi ed oggetti al di fuori di noi, come se fosse possibile la loro
esistenza, per ciascuno, indipendentemente dal sistema "percezione-sensazione".
Se, ad esempio, tu stai
ascoltando una musica, tu non sei, come credi, consapevole della musica, ma
delle sensazioni che senti in te stesso, provocate dalla percezione delle
vibrazioni provenienti dallo strumento emittente le note musicali. Queste
vibrazioni, raggiungendo il nostro orecchio, superandolo e viaggiando lungo il
nervo acustico fino alla area acustica sita nella area uditiva del cervello,
saranno "trattate" come vedremo, assumendo forma, significato ed
esperienza di "musica".
Se tu stai osservando un tramonto, non sei consapevole del
tramonto, ma delle sensazioni di forma, di colore, di sfumature ecc che stai
sentendo per mezzo della percezione dei raggi luminosi che sollecitano il tuo occhio
e l'area
visiva nel tuo cervello.
Tu
-infatti- non avrai mai ricordo e
memoria della musica o del tramonto
√
avrai ricordo e memoria delle tue
sensazioni ed emozioni correlate, quando percepivi quelle vibrazioni
acustiche (suono) o quelle radiazioni fotoniche
(visione) |
Tuttavia la Realtà non viene a
costituirsi nella propria esperienza soggettiva semplicemente come addizione di
anonime sensazioni. Viene invece a costituirsi e a radicarsi in noi, per
mezzo dell'automatica attribuzione di significato e valore che diamo alle
nostre sensazioni, costruendo così, nella nostra mente, una complessa forma data
dall'insieme delle sensazioni.
L'attribuzione di valore e significato che ogni essere umano
fa spesso automaticamente e inconsciamente, è un fenomeno che chiamiamo
Noi siamo,
quindi, i creatori della
"identità, della architettura e della forma delle nostre sensazioni", dandogli un nome, una qualità, una
collocazione nella nostra classifica delle sensazioni e in questo modo la nostra
mente assume una forma complessiva unica e irripetibile per ciascun individuo.
In questo
modo, a partire da una iniziale informe e insignificante esperienza di
percezioni>sensazioni, noi creiamo la Realtà così come la conosciamo e ci
appare.
Noi siamo i responsabili creatori della nostra Realtà, rispetto alla
quale soffriamo o gioiamo. E la nostra Realtà non è lì, al di fuori di noi come
ingenuamente crediamo, ma risiede nella nostra stessa Mente, dove la osserviamo
continuamente, se pur convinti che stiamo osservando qualcosa al di fuori di noi
stessi.
Per cui la Realtà è sempre e
solo soggettiva e unica per ciascuno, perchè uniche e irripetibili
sono le sensazioni di ogni persona e principalmente i significati, i valori e la
forma, che
ogni individuo attribuisce ad esse. Ogni individuo dunque trascorre la propria
vita terrena in un proprio universo individuale, mai coincidente o
sovrapponibile a quello di ogni altra persona.
Per "significazione" si intende l'attribuzione di
valore e significato che la mente individuale applica a ciò che percepisce ed
esperisce come sensazione e che
non possiede nessun significato prima che l'individuo glielo attribuisca.
Realtà,
intesa come "esistenza oggettiva", cioè lì, al di fuori di ciascun
individuo,
si riferisce, dunque, a tutto ciò che appare reale alla/nella mente della persona,
nell'attimo esatto in cui la consapevolezza (porzione
soggettiva) dell'oggetto e la
fisicità (porzione oggettiva) dell'oggetto coincidono sincronicamente.
●
Per chi volesse adesso
approfondire e aggiungere altre considerazioni sul "concetto di realtà", seguono
altre riflessioni nella finestra successiva. Chi non ne è interessato può
procedere oltre nella pagina.
CONFIGURAZIONE DELLA REALTA' NELLA MENTE SOGGETTIVA
Qualsiasi
"oggetto" che dovesse essere nella consapevolezza della persona
(pensiero, ricordo, immaginazione, previsione, ecc), ma non fosse anche fisicamente
coincidente -nello spazio/tempo- con quella consapevolezza, non è realtà
strettamente intesa,
bensì pensiero che ricorda, prevede, immagina o ipotizza sull'oggetto fisicamente
assente.
E tutte le volte nelle quali l' "oggetto" è
fisicamente esistente e presente da
qualche parte, anche esistente sincronicamente nello spazio/tempo della persona,
ma non coincide con la consapevolezza della persona sull'esistenza fisica di
quello oggetto, non è realtà, bensì pensiero che ignora l'esistenza
dell'oggetto, oppure sa, è informato sull'oggetto, ma non ne può avere una
consapevolezza che coincida simultaneamente con la fisicità presente
dell'oggetto, qualora questo oggetto dovesse essere in uno spazio diverso da
quello occupato dalla persona. In questo caso infatti le percezioni sensoriali e
le conseguenti sensazioni, sarebbero impossibili (non considerando qui per
adesso, ciò che invece sappiamo dalle recentissime acquisizioni della Fisica
Quantistica, a proposito delle percezioni non ordinarie, rispetto a ciò che noi
chiamiamo "spazio" e "tempo").
E' pur vero,
tuttavia, che anche in questi casi di non sincronicità
(coincidenza spazio/tempo fra la persona e l'oggetto), a volte è
possibile che nel cervello della persona si formi una
consapevolezza di realtà extra-sensoriale. Ciò è dovuto a
fenomeni ancora in parte inspiegabili e che sono attualmente oggetto
di ricerca e studio da parte della Neuropsicologia e della Fisica
Quantistica, come accade, ad esempio, per il fenomeno del cosiddetto
"entanglement". Durante le sessioni di Mindfulness o
Meditazione Analitica integrata, nel corso dei trattamenti o
dell'applicazione della Meditazione ad alta specializzazione, a
volte gli analisti o gli psicologi specializzati, possono
sperimentare con i loro assistiti alcuni di questi eccezionali
fenomeni, che vanno adeguatamente gestiti e trattati con competenza
ed esperienza da parte del professionista.
Per cui Realtà, per ciascuno,
rigorosamente e strettamente intesa, è
solo quando consapevolezza e fisicità dell'oggetto coincidono all'istante, sincronicamente, nello
spazio/tempo di quella persona. Nella vera, unica Realtà
possibile per ciascuno di noi umani,
soggettività e oggettività devono coincidere simultaneamente. Altrimenti vi
sarà solo una "realtà mentale" in forma di ricordo, fantasia,
immaginazione, previsione ecc. in assenza di percezioni sensoriali ordinarie.
Anche per
questo diciamo che la Realtà è qui-e-ora, momento per momento.
Tutti noi umani abbiamo la
convinzione che qualcosa sia "vera" e "reale", quando, percependo quella cosa attraverso
i sensi, essa si configura come tale nel nostro cervello (ne siamo consapevoli).
Ma molto spesso quello che
ci appare reale, è invece indotto dal Pensiero
che sta indugiando in dimensioni "non reali".
Le dimensioni "non reali"
sono quelle dimensioni mentali che comunemente chiamiamo
"futuro", "passato" e "presente, ma in un altro luogo".
Queste dimensioni non sono reali -secondo la spiegazione esposta prima- assumendo come "Realtà" esclusivamente
la dimensione che "è nello stesso istante presente
nella mia mente e in questo luogo dove
io sono, simultaneamente, momento per momento, qui e adesso".
Quindi
intendiamo per "Realtà", "l'esperienza soggettiva e individuale
della fisicità della realtà", così come essa è
configurata nella mente per ciascuno di noi, nel momento e nel luogo dove
ciascuno di noi si trova, attimo per attimo.
Il resto -sempre nella
Mente- è "pensiero che pensa, o immagina, o ricorda, o prevede".
Tutto ciò comporta che l'esperienza
di Realtà è continuamente mutevole e in divenire, esistendo,
nella sua configurazione soggettiva/oggettiva in simultanea, ogni
volta
soltanto una frazione infinitesimale di tempo e divenendo immediatamente dopo
pensiero che ricorda e immediatamente prima pensiero che prevede o immagina. Ciò
ci fa comprendere che noi trascorriamo la quasi totalità della nostra esperienza
di vita in una "illusione di realtà", poichè essa è per ciascuno rappresentata
dal ricordare e/o dal prevedere e/o immaginare, sfuggendo spesso -catturati dal
nostro pensiero- dalla capacità di invece descrivere l'unica frazione di attimo
in cui la Realtà esiste in quanto tale, nella simultaneità, sincronicità, data
dall'istantanea sfuggevolezza soggettività/oggettività.
Dott. Sergio
Angileri
|
-
METODO
Il metodo
della Mindfulness si riferisce al modo, alla via e al procedimento seguito per
perseguire lo scopo, cioè conseguire una migliorata forma mentale e un
atteggiamento e posizione esistenziale coerenti nei confronti della "Realtà",
convivendo con essa in equilibrio e pace.
Poichè abbiamo inteso che per
ciascun individuo "realtà" altro non può essere che ciò
che si
configura come tale nella sua mente - ciò dipendendo dalla sua stessa
configurazione e forma mentale, che a sua volta deriva da una complessa interazione
costruttiva avvenuta durante gli anni evolutivi in particolare -
comprendiamo che conseguire relazione di equilibrio e pace con la "realtà"
significa conseguire equilibrio e pace all'interno della propria "mente",
perchè è solo lì che avviene la configurazione della realtà e la relazione con la "realtà"
(illusoriamente creduta come oggettiva).
Stiamo anche dicendo che
qualsiasi convincimento che "realtà" sia una dimensione oggettiva è una
illusione e stiamo dicendo che per ciascun essere umano "realtà"
altro non può mai essere, che una dimensione soggettiva, un accadimento
intra-mentale.
L'illusione della
oggettività della realtà, è il risultato di un automatico processo medio-statistico.
Infatti si configura come esito di incontro fra
più soggettività, che dialogando fra loro convergono nell'esperienza di
incontro analogico fra le loro soggettività, intercettando similitudini,
equivalenze e convergenze, fra le loro esperienze soggettive. La cosiddetta "realtà oggettiva" dunque
altro non è che una illusione derivante da una "media statistica" fra
diverse soggettività convergenti fra loro.
Facendo massa, più soggettività
convergenti si confermano a vicenda della presunta esistenza oggettiva di
"verità reali" e
si illudono dell'esistenza della "vera realtà oggettiva", spesso non rendendosi
conto che stanno parlando di niente altro che delle loro proiezioni soggettive
accomunate culturalmente o per altre variabili.
§
Fra i tanti vantaggi dati
dall'integrazione Mindfulness/Psicologia/Counseling, uno importante riguarda
proprio la facilitazione apportata al lavoro analitico o psicoterapeutico sulle
dinamiche mentali dell'illusione/delusione di realtà.
Il metodo della Mindfulness si
organizza secondo un ordine e un piano prestabiliti in vista del fine da
raggiungere.
-
METODOLOGIA
La
metodologia della Mindfulness, cioè l'organizzazione del metodo, si sostanzia
nell'intersecarsi di fasi informative o didattiche, con fasi applicative di
pratiche e con fasi di condivisione, analisi e approfondimenti. Il setting
migliore per le applicazioni Mindfulness, è in gruppo.
-
TECNICA
La
tecnica della Mindfulness consiste nell'applicazione concreta di pratiche,
comportamenti ed esercizi, che provengono da un lato dalla antica tradizione del
Dharma e
dalla tradizione della Meditazione Vipassana e dall'altro da più recenti ricerche scientifiche, prove e acquisizioni psico-neuro-fisiologiche.
Consiste inoltre in attività di condivisione fra i partecipanti ai gruppi di
mindfulness, oppure con il professionista quando la mindfulness viene applicata
in setting individuale.
-
ANALISI
L'analisi
integrata nella Mindfulness esamina e approfondisce il senso, i significati e i
valori che emergono durante il procedimento.
L'Analisi, così come
anche la Psicoterapia e il Counseling, si avvalgono molto delle
esperienze che la persona acquisisce durante le sessioni Mindfulness,
perchè risulta meno difficile per la persona, sapere differenziare e
disidentificare la Consapevolezza che possiede riferita ai contenuti
della Mente, dalla Coscienza,
la quale osserva la stessa consapevolezza e la mente nel suo funzionamento.
In questa
condizione psicologica di osservazione della propria mente, sempre più autonoma
e più evoluta, la persona si dispone con maggiore efficacia a conseguire i
cambiamenti cognitivi, emozionali, decisionali e comportamentali, che riconosce
essere, insieme al proprio analista, counselor o psicoterapeuta, quelli adeguati per il proprio benessere.
Prove scientifiche
dimostrano che l'integrazione con la Mindfulness facilita il conseguimento dei
migliori obiettivi in psicoterapia, delle migliori crescite in analisi e di
diverse guarigioni mediche in ambito cardiologico, oncologico, neuropsichiatrico
e psicosomatico.
●
Autore di quanto sopra esposto,
è il:
Dott. Sergio Angileri
E' vietata, ai sensi di legge, ogni riproduzione,
copia, mistificazione o correzione, senza autorizzazione scritta preventiva da
parte del Dott. Sergio Angileri
Segue adesso la definizione della Mindfulness
esposta dal
Centromindfulness di Roma
Definizione di
Mindfulness
Centromindfulness di Roma
La Mindfulness è uno stato mentale,“una
modalità dell' essere, non orientata a scopi, il cui focus è il permettere al
presente di essere com'è e di permettere a noi di essere, semplicemente, in
questo presente” (Teasdale), che può essere coltivato e stabilizzato
attraverso particolari tecniche.
E' uno stato mentale non concettuale,non-discorsivo,
non-linguistico, e che soprattutto “apre” a degli insight che portano alla
comprensione profonda del funzionamento della mente stessa.
Questo modo di essere può offrire un luogo di sicurezza e pace ”una base sicura”
– che è innata nella nostra naturale costituzione.“E’stupefacente quanto sia
liberatorio l’essere capaci di vedere che i tuoi pensieri sono solo pensieri e
che non sono “te stesso” o “la realtà”...il semplice atto di riconoscere i tuoi
pensieri come pensieri, può renderti libero dalla realtà distorta che essi
spesso creano e genera un maggior senso di chiarezza e di padronanza sulla tua
vita” Kabat-Zinn (1990, pp.69-70)
Non è facile rendere a parole ciò che si riferisce innanzitutto ad un'esperienza
vissuta, a uno stato mentale, ad uno stato di coscienza. Proprio per tale
motivo, cioè per favorire una comprensione diretta attraverso l'esperienza,
spesso si sceglie di non tradurre il termine inglese mindfulness(a sua
volta derivato dall'originario termine sati in lingua pali). Le
traduzioni più immediate, ossia "consapevolezza, attenzione, attenzione
sollecita, presenza mentale, piena presenza", rischiano infatti di dare il via
ad una serie di associazioni semantiche svianti e non esaustive.
Tuittavia, qui di seguito si riportano alcune tra le definizioni più utilizzate,
utili alla comprensione del suo significato:
... consapevolezza che emerge attraverso il prestare attenzione allo svolgersi
dell'esperienza momento per momento: a) con intenzione b) nel presente c) in
modo non giudicante (Jon Kabat-Zinn).
..."attentional control" (Teasdale, Segal, Williams)
..."osservazione non giudicante dell'incessante flusso degli stimoli interni ed
esterni, così come arrivano" (Baer)
...una sorta di attenzione saggia, nuda ed equanime, una presenza mentale che
osserva il continuo e mutevole flusso di sensazioni, emozioni, pensieri nel qui
ed ora, distinta quindi dall'attenzione funzionale, cioè finalizzata ad uno
scopo (condizionata da ciò che è utile e da ciò che non lo è).
... una modalità di coscienza che si può coltivare e stabilizzare in maniera
sistematica, tramite la pratica meditativa.
... una "modalità dell' essere", non orientata a scopi, il cui focus è il
permettere al presente di essere com'è e di permettere a noi di essere,
semplicemente, in questo presente (Teasdale).
...autoregolazione dell'attenzione (intenzionalmente e con amorevolezza verso se
stessi) e orientamento verso l'esperienza (con curiosità, con l'atteggiamento
mentale del fanciullo) (Bishop).
Nell'ottica di inquadrare concettualmente
il fenomeno e sfatare alcuni possibili fraintendimenti, può essere utile dire
cosa la mindfulness non è:
-
una fuga dalla realtà: è piuttosto essere
profondamente radicati nella realtà
-
una forma di trance: la mente mindful è
caratterizzata da lucidità e chiarezza
-
una condizione "mistica": viene superata la
divisione corpo e mente
Mindfulness non è una modalità di rilassamento: anzi la mente minful è in
grado di "contenere" tensione, stress e sofferenza.
Articoli di approfondimento sono pubblicati nella sezione
“Studi e Ricerche”
Leggi anche
“I benefici della Mindfulness” e
“MBSR”
A cura di: Loredana Vistarini
(
l.vistar@tiscali.it) e Bianca Pescatori
( bianca.pescatori@fastwebnet.it)
(fonte:
http://www.centromindfulness.net/mindfulness/cosa-e-filosofia-mindfulness.html
)
Vedi
QUI
un'altra definizione e
descrizione della Mindfulness e dei protocolli e interventi che si applicano in
Mindfulness.
TORNA
ALL'INDICE
|
Assetto
esperenziale individuale
dedicato alla persona singola
Con
il Dott.
Sergio Angileri
è possibile richiedere di fare esperienza di Mindfulness e
Meditazione BTE anche in sedute individuali
dedicate, anzichè di
gruppo.
Questi
incontri individuali sono aperti a tutti, così come quelli di gruppo. Infatti
non sono sedute di psicologia, counseling o psicoterapia, ma
sono
sedute esperenziali analoghe a quelle del Gruppo.
Con la particolarità di essere personalizzate, individuali e
dedicate alla persona e alle sue esigenze.
Nell'incontro individuale è inoltre possibile, più che
nel gruppo, accentuare la componente didattica, di
insegnamento di metodo, tecniche e teorie, dove
la persona può apprendere come
fare Mindfulness e come Meditare, anche da sola e in
autonomia.
Mentre nel
gruppo esperenziale è decisamente più accentuata la
componente pratica dello sperimentare in propria persona
cosa è Mindfulness e Meditazione, principalmente
ricavandone i grandi benefici che ne provengono. Nel
gruppo l'apprendimento avviene per mezzo dell'esperienza
stessa.
Per avere più informazioni e
dettagli su "cosa è", "cosa si fa" e "a cosa serve"
l'esperienza Mindfulness e la Meditazione BTE, svolta in individuale
o in gruppo.
Gli incontri
dedicati, individuali e personalizzati, risultano così essere non
solo occasione di esperienza profonda, ma anche di
apprendimento delle applicazioni
Mindfulness e Meditative.
L'apprendimento -anche
nell'incontro individuale- va comunque sempre
inteso come non didattico (non sono lezioni teoriche, bensì
applicazioni pratiche), ma come
apprendimento attraverso l'esperienza del fare e del
praticare, insieme ad un/una trainer specializzato/a, formato/a ed
esperto/a.
Prima
di iniziare con le sedute individuali suddette, si
preferisce effettuare un breve incontro individuale
gratuito, conoscitivo.
Per fissare il primo breve incontro
conoscitivo, gratuito, prima di avviare le sedute individuali esperenziali
-così come quelle di gruppo- occorre telefonare a:
334 3860561
|
BIBLIOGRAFIA
Behavior analysis of forgiveness |
Behavior Analysis of
Forgiveness in Couples Therapy
James Cordova, Ph.D., Joseph Cautilli, Ph.D., Corrina
Simon and Robin Axelrod Sabag
Abstract
Behavioral couples’ therapy has a long history of
success with couples and is an empirically validated
treatment for marital discord (Task Force on Promotion
and Dissemination of Psychological Procedures, 1995).
However, only about 50% of all couples in treatment experience long-term change (2 years). One of the
founders of behavioral couples’ therapy called for the
therapy to return to its original roots in functional
analysis (Jacobson, 1997). This produced integrative
behavioral couples’ therapy. As behavioral couples’
therapy attempts to reach the maximum number of couples
possible, we believe further attention to behavior
analytic principles will continue to contribute to
advances in the field. We propose that an operational
analysis of forgiveness will help to strengthen
behavioral couples’ therapy by creating a direct module
to handle some of the most entrenched situations, those
commonly referred to as betrayal. Key words: Couples therapy, forgiveness, betrayal,
intimacy, behavior training, self control training.
|
Benefits of Being Present |
The Benefits of Being Present
Mindfulness and Its Role in Psychological Well-Being
Kirk Warren Brown and Richard M.Ryan UniversityofRochester
Mindfulness is anattribute of consciousness long
believed to promote well being.This research provides a
theoretical and empirical examination of the role of
mindfulness in psychological well-being.Thedevelopment
and psychometric properties of the dispositional Mindful
Attention Awareness Scale (MAAS) are
described.Correlational, quasi-experimental, and
laboratory studies the nshow that the MAAS measures a unique quality of consciousness that is
related to a variety of well-beingconstructs,that
differentiates mindfulness practitioners from others,
and that is associated with enhanced self-awareness. An
experience-sampling study shows that both dispositional
and state mindfulness predict self-regulated behavior
and positive emotional states. Finally,a clinical
intervention study with cancer patients demonstrates
that increases in mindfulness overtime relate to
declines in mood disturbance and stress.
|
Compassione
e Terapia |
Nicola Petrocchi e Alessandro
Couyoumdjian - Dipartimento di Psicologia
Sapienza-Università di Roma
Vengono trattati metodologie e tecniche del trattamento
focalizzato sulla compassione.
|
Mindfulness e Compassione |
Centro Italiano Studi Mindfulness -
Dipartimento di Psicologia Università "La Sapienza" -
Roma Venendo a sapere del cancro
inoperabile e della morte imminente della loro madre,
una famiglia si riunì e decise di comune accordo che il
loro ultimo dono per lei sarebbe stato quello di
impedirle di sapere la verità sulle sue condizioni.
Mentre era ricoverata in ospedale, e giorno dopo giorno
si spegneva, la donna lottava con il dolore e la paura.
Ogni giorno la famiglia le assicurava che sarebbe
tornata a casa presto, che si sarebbe sentita meglio e
avrebbe ripreso a camminare; Circondarono la loro madre
d'amore, ma anche di favole. Dopo la sua morte, il loro
dolore fu reso più acuto dalla consapevolezza di essersi
privati dell'ultima, preziosa occasione di aprirsi alla
madre, di comunicarle tutto ciò che avevano in cuore e
dirle addio. Sostennero anche il peso del dolore di
sapere che, pur nel desiderio di essere premurosi,
avevano privato la loro madre dell' opportunità di
incontrare la propria morte come forse desiderava.
|
Contemplative neuroscience volition |
Contemplative Neuroscience as an Approach to Volitional Consciousness
Evan Thompson Department of Philosophy
University of Toronto 170 St. George Street, 4th floor
Toronto, ON M5R 2M8 Canada
Summary. This chapter presents a methodological approach
to volitional consciousness for cognitive neuroscience
based on studying the voluntary self-generation and
self-regulation of mental states in meditation. Called
contemplative neuroscience, this approach views
attention, awareness, and emotion regulation as flexible
and trainable skills, and works with experimental
participants who have undergone training in
contemplative practices designed to hone these skills.
Drawing from research on the dynamical neural correlates
of contemplative mental states and theories of
large-scale neural coordination dynamics, I argue for
the importance of global system causation in brain
activity and present an “interventionist” approach to
intentional causation.
|
Counsciouness investigation |
Abstract:
This paper explores the field of contemplative
neuroscience as a means of studying consciousness on
both neurological and experiential levels. While our
current scientific paradigm favors the view that
consciousness is a purely physical phenomenon and should
be examined as such, contemplative neuroscience posits
that awareness, attention, and emotion are malleable
skills that can be refined in order to provide detailed,
accurate self-reports about the conscious experience. These reports can then be used to inform neurological
data, in order to form a more holistic understanding of
consciousness as both a physical and mental process.
Buddhist meditation techniques are a paradigm example of
the type of training necessary to cultivate accurate
awareness of mental states. I practiced Buddhist
meditation extensively over several months as a way to
inform my study. In addition, I conducted a
comprehensive review of scientific publications on the
current research being conducted on meditation, and
philosophical literature on the importance of
contemplative training in respect to neuroscience. My
experience meditating highlighted the large difference
between the untrained, unaware mind and the mind that
has been trained in awareness, emphasizing the value of
using experienced contemplative practitioners as a means
to further consciousness studies. These results point to
a need to use refined phenomenological reports as a more accurate way of
interpreting neurological data, making use of subtleties
and details that would not be available to us were we to
use untrained subjects.
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Due
piedi una unica mente |
Centro Italiano Studi Mindfulness -
Dipartimento di Psicologia Università "La Sapienza" -
Roma Nel Buddhismo camminare è
una forma importantissima di meditazione.
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Fobia Sociale e Mindfulness |
I trattamenti di “terza
generazione” sono più contestuali ed esperienziali,
meno didattiche, più focalizzate sulla funzione e non
sulla forma, e si basano sulla costruzione di repertori
ampi, flessibili ed efficaci, piuttosto che
sull’eliminazione di problemi accuratamente definiti. Le
strategie tendono a essere orientate alla costruzione (e
al rafforzamento e generalizzazione di repertori che
funzionano) e non all’eliminazione di una sintomatologia
accuratamente definita e basate sull’analisi del
funzionamento normale. |
Guida alla postura di meditazione |
Nella meditazione, la
postura è molto importante, anche se – per meditare -
non è necessario sedersi in posture impegnative, come ad
esempio nel fiore di loto. La meditazione è anzi alla
portata di tutti, nelle 4 posizioni fondamentali che il
corpo assume nel corso della vita: stare seduti, in
piedi, sdraiati o camminare. La posizione più comune per la meditazione è quella
seduta, in quanto facilita particolarmente la
concentrazione. Il punto è tutto qui: la posizione
assunta dal corpo deve rendere facile rimanere a lungo
vigili e al tempo stesso in uno stato di riposo, in modo
che il corpo sia “silente” per tutta la durata della
seduta, senza il minimo disagio. Stare con la schiena
eretta, in particolare, consente di rimanere vigili,
come quando si sta in piedi o si cammina, ma al tempo
stesso di mantenersi stabili, come quando il corpo è
sdraiato. Se si sceglie un luogo adatto e lo si prepara con cura e
se si predispone il corpo ad una certa postura, si può
entrare in contatto con l’energia che porta con sé la
stessa pratica di “assumere la posizione”.
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Il Se'
Transpersonale |
Laura Boggio Gilot - Psicologia e
Meditazione Yoga_Vedanta Il Sè e
la Coscienza
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Illusione e
sofferenza |
Mauro Scardovelli
Illusione e sofferenza
Condivisione profonda e guarigione spirituale
Origine della sofferenza: l'illusione della separazione
Secondo la psicologia asiatica, i concetti di
separazione, che, attraverso il linguaggio, dominano la
nostra cultura e la nostra vita, sono la causa prima
della sofferenza. Ciò che consideriamo come reale, la
divisione tra 'io' e 'altro', è, di fatto,
un'allucinazione. Tale allucinazione, condivisa dalla scienza ufficiale, è
frutto di ignoranza rispetto alla vera natura della
mente, quale essa emerge dalle tradizioni sapienziali e
dalle conoscenze accreditate dai maestri e dai saggi di
tutti i tempi. Essa comporta inesorabilmente la perdita del nostro
potenziale umano più alto: la capacità di amare in modo
incondizionato. "Il momento critico del cammino, che
schiude il cuore che ama, è la comprensione che non
siamo mai esistiti come esseri isolati e separati. Quando la saggezza riconosce la nostra unità e vede
l'interconnessione di tutti gli esseri, ci riempie di
una felicità tale da trasformare tutta la vita" (Salzberg,
1995).
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La meditazione come processo di trasformazione |
Centro Italiano Studi Mindfulness -
Dipartimento di Psicologia Università "La Sapienza" -
Roma Un tempo mi avvicinavo alla
meditazione seduta, soprattutto durante i ritiri, con
l'idea che avesse il compito di farmi stare in un modo
particolare. Spesso volevo solo essere libero dall'
ansia. Di conseguenza, raramente avevo le idee chiare su
quale fosse il vero significato della pratica seduta.
Anche ora che non cerco più di ricavarne una sensazione
speciale, di tanto in tanto trovo utile considerare cosa
faccio esattamente durante la pratica. In particolare mi è utile tornare su alcune domande
fondamentali: in cosa consiste concretamente la
meditazione seduta? Perché è così importante? Perché
sottolineiamo la necessità sia della pratica seduta
quotidiana, sia di periodi più lunghi di pratica nei
ritiri?
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Le
forme della Coscienza |
Le origini della coscienza
Jaynes, nel suo libro dal titolo “Il crollo della mente
bicamerale e l’origine della coscienza” ipotizza che
“sia esistita una razza di uomini che parlavano,
giudicavano, ragionavano, risolvevano problemi, che
facevano in definitiva quasi tutto quello che facciamo
noi, ma che non erano coscienti” (J. Jaynes, Il Crollo
della Mente Bicamerale e l’Origine della Coscienza,
pag.69). Egli sostiene che noi siamo coscienti solo quando siamo
coscienti di esserlo perché quando non siamo coscienti
non possiamo sapere di esserlo. La temporalità della
coscienza è quindi molto relativa ed è determinata dalla
spazializzazione e cioè dalla separazione delle cose
poiché “nella coscienza non vediamo mai nulla nella sua
interezza” (pag.85), e cioè selezioniamo dalle cose ciò
che assume rilevanza. La rilevanza selettiva ha un
importante ruolo nella narratività poiché appartiene
alla coscienza la ricerca di significato e di senso che
gli uomini hanno acquisito attraverso il racconto degli
eventi.
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Meditation and Neuroscience of Counsciouness |
Meditation and the Neuroscience of
Consciousness Antoine Lutz, John D. Dunne, Richard J. Davidson
In press in Cambridge Handbook of Consciousness edited
by Zelazo P., Moscovitch M. and Thompson E.
Abstract
The overall goal of this essay is to explore the initial
findings of neuroscientific research on meditation; in
doing so, the essay also suggests potential avenues of
further inquiry. The essay consists of three sections that, while
integral to the essay as a whole, may also be read
independently.
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Meditation and Neuroscience |
Meditation and Neuroscience: From
Basic Research to Clinical Practice
Claire Braboszcz Stéphanie Hahusseau2 Arnaud Delorme
Meditation has
been extensively practiced in many civilizations for
thousands of years as a means of cultivating a state of well-being and for religious
purposes. It has now started to be studied in terms of
its influence on the brain and body and used in clinical
settings. This chapter will first review meditation
effects at the physiological, attentional, and affective
levels and the scientific paradigms used to study these
effects. A clinical application on emotion regulation
will then be presented. |
Meditazione e Psicoterapia |
Meditazione -
Psicoterapia - Processi neurofisiologici implicati nella
meditazione
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MINDFULNESS AND EMDR |
Abstract Hypotheses on the neurobiology of a mindfulness–dissociation
continuum are presented. Crucial to the hypotheses are
the observations of a reciprocal interaction between the
cognitive and affective subdivisions of the anterior
cingulate cortex and the unilateral activation of right
anterior cingulate in hypnotic dissociation and in
post-traumatic syndromes. It is proposed that the
unilateral activation can cause a loss of the reciprocal
relationship between the subdivisions and that in the
case of peri-traumatic dissociation the subsequent
syndrome responds to eye movement desensitization and
reprocessing (EMDR) through restoration of the bilateral
activation and reinstatement of the reciprocal
relationship between the subdivisions. Bilateral activation of the cognitive subdivisions is
proposed to underlie the attentional state of
concentration mindfulness in which affect is well
regulated. |
Mindfulness e benessere psicofisico |
Ulteriori informazioni sulla
pratica della Mindfulness
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Mindfulness
e salutogenesi |
“I livelli di stress delle persone
oggi, confrontati con quelli di vent’anni fa, sono
semplicemente incredibili. Oltre alle tradizionali fonti
di stress (lavoro, persone, malattie, ruoli da
ricoprire, eventi del mondo,…), con l’era digitale
abbiamo introdotto fonti di stress interamente nuove
nella nostra vita: lo stress dell’information processing
e della velocità a cui fa viaggiare le cose. E abbiamo
reso sempre più sfumata la distinzione fra la vita lavorativa e quella domestica, fra la settimana
lavorativa e il weekend, fra il giorno lavorativo e la
notte. Si può quindi arrivare al punto in cui si è
sempre al telefono, sempre a leggere e inviare e-mail,
il punto in cui stai sempre reagendo a qualche stimolo e
tutto il tempo è dedicato al fare e non all’essere. Il
punto in cui siamo sempre di corsa e diventiamo isolati,
non solo rispetto agli altri, ma anche rispetto a noi
stessi, alla dimensione corporea.” (J. Kabat-Zinn,
1989).
Questo modo di affrontare le
situazioni porta alla mindlessness, cioè il reagire in
modo inconsapevole agli stimoli e agli eventi, come se
fossimo guidati da un “pilota automatico”. Ad essa si
contrappone la mindfulness, la capacità di essere
pienamente consapevoli nelle situazioni che affrontiamo:
“mentre può essere difficile agire sulle forze esterne
che creano pressioni su di noi, abbiamo un ampio spazio
di manovra nel modo in cui rispondiamo a questi stimoli.
Ma per far ciò dobbiamo essere in contatto con quello
che accade. La mindfulness si focalizza sul momento presente, che è diventato quasi una dimensione
nascosta nella nostra vita: siamo fisicamente qui, ma se
verifichiamo cosa passanella nostra mente ci accorgiamo
che è da altre parti e che siamo alienati dal corpo”.
Se riusciamo ad accorgerci di avere un’emozione o un
pensiero depressivo o ansioso, sarà più facile riuscire
ad evitare di entrare, in modo automatico, nella
modalità dell’agire, cadendo così in circoli viziosi
sempre più stretti e soffocanti. A quel punto, porsi in
un’ottica di semplice osservazione di quello che sta
accadendo dentro e fuori di noi, può permetterci di
scegliere cosa fare; è la libertà di scelta il vero
obiettivo che si pone il training della mindfulness. Diventare capaci di prendersi quello che viene definito
“spazio di respiro” significa utilizzare il tempo per
diventare pienamente consapevoli di un particolare
pensiero o sentimento, osservando semplicemente quello
che accade. A volte ciò sarà sufficiente perché quei
pensieri o emozioni si dissolvano; altre volte si potrà
decidere di affrontarli immediatamente o in seguito
attraverso azioni maggiormente specifiche ed adeguate
alla situazione.
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Mindfulness
in Alzheimer |
Constance L. Coogle, PhD
Virginia Center on Aging Virginia Commonwealth University
P.O. Box 980229 Richmond, VA 23298-0229 804/828-1525
Kirk Warren Brown, PhD Department of Psychology Virginia Commonwealth University
P.O. Box 842018 Richmond, VA 23284-2018 804/828-6754
Mindfulness-Based Alzheimer’s
Caregiving: A Randomized Controlled Trial
Brief Overview of Intervention Project
The majority of persons with Alzheimer’s disease (AD),
particularly those in earlier stages of the disease, are
cared for at home by family members, who have been shown
to be vulnerable to a variety of psychological, physical,
and relational problems. Caregiver burden can be
detrimental for patients, caregivers and society. As
such, interventions that can reliably reduce AD
caregiver burden are needed. In recent years, a number
of interventions designed to address caregiver burden
have been studied. An important finding to emerge from
these studies is that existing caregiver interventions
are not consistently effective in reducing burden in AD
family caregivers. As such, there is a need to continue
to study alternative interventions that may better
address the complex intrapersonaland interpersonal
stressors faced by AD caregivers. This project developed
a novel intervention to specifically target a variety of
AD family caregiver issues. In an 8-week, 2-arm
randomized clinical trial, the project assessed mental
health, physical health, and relationship outcomes for
participants assigned to the novel mindfulness-based
intervention or to an early stage support group operated
through the Alzheimer’s Association. The study evaluated
the immediate and longer-term efficacy of the intervention on measures of
psychological symptoms and well-being, stress-related
physiological functioning, and health-related quality of
life in the caregivers, as well as caregiver-patient
relationship quality. Thus, the intervention was
designed to address an array of health, well-being, and
relationship issues relevant to caregivers of persons
with early stage AD.
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Mindfulness
in età evolutiva |
F. Fabbro1 - F. Muratori
Dipartimento di Scienze Umane, Università di Udine
(franco.fabbro@uniud.it). F.F. è stato supportato da Mind and Life Contemplative Felloship 2012-04-001;
Dipartimento di Neuroscienze dello Sviluppo, IRCCS
Stella Maris, Università di Pisa, (f.muratori@inpe.unipi.it)
RIASSUNTO Scopo del lavoro è fornire le conoscenze di base su una
nuova tecnica di psicoterapia presente nella letteratura
internazionale e ancora poco conosciuta in Italia. La
mindfulness, o pratica della consapevolezza, nasce
all’interno delle pratiche di meditazione del Buddhismo
ed è basata sull’insegnamento e apprendimento della
triplice consapevolezza del respiro, del corpo, e della
mente. Dopo una collocazione storica delle pratiche di
meditazione, viene presentato il loro sviluppo moderno
ad opera di Claudio Naranjo e Jon Kabat-Zinn che hanno
sganciato la pratica della consapevolezza da ogni adesione a valori e
credenze religiose. La consapevolezza è intesa come
stato ‘non-spontaneo’ di presenza mentale che richiede
una forma particolare di attenzione esecutiva, e lo
sviluppo di una attitudine mentale aperta alle nuove
informazioni e punti di vista, nonché libera dai
meccanismi automatici. Vengono poi presentati studi di
neuroimaging che hanno confermato che durante le
esperienze di mindfulness si attivano aree specifiche
cerebrali relative sia alla consapevolezza di sé che
alla rappresentazione del corpo. Vengono infine
presentati modelli di mindfulness applicabili all’età
evolutiva, e studi di valutazione della sua efficacia in
specifici disturbi psicopatologici (disturbi della
condotta, ADHD, disturbi d’ansia, disturbi di apprendimento, abuso di sostanze, e anche disturbi dello
spettro autistico) sia in bambini che in adolescenti.
Una bibliografia ragionata e un’appendice, in cui viene
presentato il modello psicoterapeutico condiviso dagli
autori, completano l’articolo.
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Mindfulness in psicoterapia di terza
generazione |
ACCepTAnCe E Mindfulness: PROCESSI,
FUNZIONI, STRUTTURE, CONTENUTI come tutti (gli psicologi) hanno studiato, la psicologia
nasce grazie a Wilhelm Wundt, che nel 1879 apre a lipsia
il primo laboratorio di psicologia sperimentale; in
realtà, quello che all’epoca si riteneva psicologia
sperimentale e che non coincide con il concetto che ne
abbiamo oggi. Come tutti (anche i non psicologi) bene o male sanno, la
psicoterapia moderna nasce più o meno negli stessi anni
a Vienna, ad opera di Sigmund Freud. Non tutti, però,
sono a conoscenza che è nel nuovo mondo che entrambe, la
psicologia sperimentale e quella applicata, trovano
terreno fertile per il loro immediato sviluppo, grazie a
Watson la prima, e ancora grazie a Freud la seconda.
Infatti, dopo il suo viaggio negli stati Uniti nel 1911,
la psicoanalisi, e la nuova professione di
psicoterapeuta che ne deriva, conquistano gli psichiatri
americani, al punto che nel giro di pochi anni oltre il
95% di loro seguirà un training psicoanalitico.
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Mindfulness
in Psychotherapy |
Abstract
‘Mindfulness’ has become a popular
topic among psychological therapists. This introductory
article explains what mindfulness is and how it can be
developed, before exploring how it has been incorporated
within psychoanalytic and cognitive–behavioural
psychotherapies. These refect general as well as specifc
presumed therapeutic actions. At present, variations in
the way mindfulness is understood, taught and applied
mean that it is too early to fully assess its potential.
They demonstrate how the use of attention and awareness
in therapy cuts across traditional divisions and where
mindfulness in therapy is most in need of further
investigation.
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Mindfulness/Modelli
teorici di cambiamento |
Modelli Socio-Cognitivi per il cambiamento dei
comportamenti |
Neuroimaging
in Mindfulness |
Mindfulness practice leads to increases in regional
brain gray matter density BrittaK.Hölzel, JamesCarmodyc, MarkVangel,
ChristinaCongletona, SitaM.Yerramsetti, TimGarda,
SaraW.Lazar
Massachusetts General Hospital, Harvard Medical School,
Boston,MA,USA
Bender Institute of Neuroimaging, Justus Liebig
Universität Giessen, Germany
University of Massachusetts Medical School,
Worcester,MA,USA |
Neuroscience of attention and
Counsciouness |
The exploration of meditation in the neuroscience of
attention and consciousness
Antonino Raffone • Narayanan Srinivasan
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Neuroscience
of Meditation |
Neuroscience of Meditation Vinod D. Deshmukh
Flagler Hospital, 300 Health Park Boulevard, Suite 5010,
St Augustine, FL 32086
Dhyana-Yoga is a Sanskrit word for the
ancient discipline of meditation, as a means to Samadhi or enlightenment. Samadhi is a self-absorptive,
adaptive state with realization of one’s being in harmony with reality. It is unitive,
undifferentiated, reality-consciousness, an essential being, which can only be experienced by
spontaneous intuition and self- understanding. Modern neuroscience can help us to better
understand Dhyana-Yoga. This article discusses topics including brain-mind-reality,
consciousness, attention, emotional intelligence, sense of self, meditative mind, and
meditative brain. A new hypothesis is proposed for a better understanding of the meditative
mind. Meditation is an art of being serene and alert in the present moment, instead of
constantly struggling to change or to become. It is an art of efficient management of
attentional energy with total engagement (poornata, presence, mindfulness) or disengagement (shunyata,
silence, emptiness). In both states, there is an experience of spontaneous unity
with no sense of situational interactive self or personal time. It is a simultaneous,
participatory consciousness rather than a dualistic, sequential attentiveness. There is a
natural sense of well being with self- understanding, spontaneous joy, serenity, freedom, and
self-fulfillment. It is where the ultimate pursuit of happiness and the search for meaning
of life resolve. One realizes the truth of one’s harmonious being in nature and nature in
oneself. It is being alive at its fullest, when each conscious moment becomes a dynamic
process of discovery and continuous learning of the ever-new unfolding reality.
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Neuroscience of
Mindfulness and Meditation |
The Neuroscience of Meditation An Introduction to the Scientific Study of How
Meditation Impacts the Brain Eric Thompson
Contemplative Neuroscience,
Neuroplasticity and the Transformative Power of Consciousness
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On Death and Dying_
by
Kubler Ross Elizabeth
|
On Death and Dying By Elisabeth Kubler-Ross
Section Title Page
I On the Fear of Death .................. II Attitudes Toward Death and Dying ..................
III First Stage: Denial and Isolation ..................
IV Second Stage: Anger .................. V Third Stage: Bargaining ..................
VI Fourth Stage: Depression .................. VII Fifth Stage: Acceptance ..................
VIII Hope .................. IX The Patient's Family ..................
X Some Interviews with Terminally I'll Patients
.................. XI Reactions to the Seminar on Death and Dying
.................. XII Therapy with the Terminally Ill ..................
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Research article about forgiveness |
Abstract—
Interpersonal offenses frequently mar
relationships. Theorists have argued that the responses
victims adopt toward their offenders have ramifications
not only for their cognition, but also for their emotion, physiology, and health. This study examined the
immediate emotional and physiological effects that
occurred when participants (35 females, 36 males)
rehearsed hurtful memories and nursed grudges (i.e., were unforgiving) compared with when they
cultivated empathic perspective taking and imagined
granting forgiveness (i.e., were forgiving) toward
real-life offenders. Unforgiving thoughts prompted more aversive emotion, and significantly higher
corrugator (brow) electromyogram (EMG), skin conductance,
heart rate, and blood pressure changes from baseline.
The EMG, skin conductance, and heart rate effects persisted after imagery into the
recovery periods. Forgiving thoughts prompted greater
perceived control and comparatively lower physiological
stress responses. The results dovetail with the psychophysiology literature and suggest
possible mechanisms through which chronic unforgiving
responses may erode health whereas forgiving responses
may enhance it.
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Research in Personality and forgiveness |
Personality predictors of levelsof forgiveness two
and a half years after the transgression |
Ricerche scientifiche sul perdono |
Una volta stabilito che il perdono è
un processo, si sono pubblicate molte ricerche che lo descrivono. Eccone alcune: Il primo studio che vi presentiamo procede da una prospet t iva comportamentale molto radicale sul perdono nella coppia. Esso si apre con la seguente massima di Confucio “L’animo umano non appare mai così forte come quando supera la vendetta e ha il coraggio di perdonare un torto”. E si basa sulle seguenti parole chiave: Terapia di coppia, perdono, tradimento, intimità, addestramento al comportamento, addestramento all’autocontrollo. |
Spiritualità
e Psicologia |
Questa comunicazione, partendo dalla concezione
dell'unità psicosomatica dell'uomo, vuole affermare che la religione e la psicoterapia
intervengono unitariamente per aiutare la persona a guarire, a conoscersi e a realizzarsi (Salvezza e
guarigione possono coincidere). Tale processo di autoconoscenza ed evoluzione psichica e
spirituale conduce a volte a fenomeni mistici che vanno riconosciuti e sviluppati
anche con tecniche di psicologia, oltre che di meditazione e preghiera. Così lo psicoterapeuta si presenta come un "operatore
spirituale" che collabora all'azione di Dio per preparare ogni uomo, liberato dalle nevrosi e
dall'angoscia esistenziale, all'incontro con Lui. |
Sviluppo della coscienza e significato della morte |
Sviluppo della coscienza e significato della morte
Intervista a Laura Boggio Gilot Quali sono i significati che l'uomo di oggi attribuisce
alla morte? |
Tecniche
di Meditazione |
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Validazioni scientifiche Mindfulness
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LE BASI SCIENTIFICHE DELLE TECNICHE DI CONSAPEVOLEZZA
PSICOSOMATICA
Le finalità del “Progetto Benessere
Globale” sono di proporre delle pratiche di
consapevolezza psicosomatica che possano aiutare a sviluppare una più
profonda conoscenza di sé, un migliore benessere psicofisico e una più matura relazione con gli
altri e con la società globalizzata in cui viviamo. Le tecniche di consapevolezza di sé, di meditazione e di
mindfulness, sono tecniche “laiche” che stanno ricevendo
un enorme interesse e validazione da parte della
comunità scientifica internazionale. Fino a qualche decennio fa il termine “meditazione” era
praticamente assente sia nei libri di testo di medicina
o di psicologia, sia negli articoli di ricerca
scientifica. Oggi su PubMed, il più vasto e potente
motore di ricerca di articoli scientifici del mondo, il
termine meditation è presente in più di 12.000
pubblicazioni scientifiche. Un segno eclatante della
rivoluzione di paradigma in atto in questi anni e
dell’indiscutibile efficacia delle tecniche di
meditazione anche quando vengono proposte in modo
“laico” come pure tecniche di consapevolezza senza la
componente filosofica, ideologica e teologica che da
secoli le accompagnava. I consistenti risultati delle
ricerche hanno stimolato centinaia di Università,
Istituti e Centri di ricerca a studiare il fenomeno.
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Una
rassegna di ricerche e studi scientifici, sull'efficacia della
Mindfulness (pubblicato in Huffington Post) |
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Rivista scientifica "Le Scienze":
aggiornamenti, documenti, articoli e ricerche su
Meditazione e salute psicofisica - cliccare qui - |
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